■ Politica di investimento BCG
Opportunità per obbligazioni e azioni.
Autore: Daniel Lüchinger, Chief Investment Officer
Nel 2023 gli effetti dell’alta inflazione, che ha toccato livelli record, hanno influito considerevolmente sulla politica monetaria delle banche centrali. Di conseguenza i tassi d’interesse sono aumentati in modo significativo. Il 2024 sarà diverso: l’aumento degli interessi lascerà il segno, con ripercussioni importanti su azioni e obbligazioni, ma anche sulle valute.
Lo scorso anno si è svolto in un contesto economico difficile per gli investimenti. Nonostante la distensione, l’inflazione rimane persistentemente elevata in molti Paesi e consentirà alle banche centrali di ridurre i tassi solo nel 2024. Le conseguenze congiunturali del forte aumento dei tassi si fanno sentire sempre più chiaramente nei Paesi industrializzati, in particolare nell’eurozona, dove la recessione economica ha recentemente subito un’accelerazione. Negli Stati Uniti, invece, l’economia si mostra tuttora resistente. Ma anche qui le economie domestiche private risentono sempre più della pressione finanziaria: gli interessi maggiori si ripercuotono direttamente e negativamente su consumi e utili societari, rallentando sensibilmente la crescita. Anche il mercato del lavoro si raffredda lentamente ma costantemente. In considerazione del contesto sfavorevole, i mercati finanziari hanno ottenuto buoni risultati nel 2023. L’allentamento dei dati sull’inflazione ha favorito il rialzo dei corsi sia delle obbligazioni che delle azioni.
Nel 2024, il forte aumento degli interessi si ripercuoterà sempre più anche sull’economia. Ci attendiamo dunque una crescita economica inferiore e in parte addirittura negativa e di conseguenza la diminuzione dell’inflazione.
Nell’ottica degli investimenti è importante ricordare che l’economia non è il mercato finanziario. In questo contesto, infatti, gli interessi non cresceranno più, anzi torneranno a diminuire. Insieme alle nostre aspettative di crescita positive per il lungo termine – rafforzate anche dagli effetti dell’intelligenza artificiale che nei prossimi anni determinerà significativi aumenti della produttività – le prospettive di performance per il medio termine sono soddisfacenti. ■