■ Politica di investimento
Crescita inferiore al trend, ma stabile.
Autore: Daniel Lüchinger, Chief Investment Officer
In estate i dati congiunturali sono risultati più deboli del previsto, ma nel frattempo la situazione si è stabilizzata. L’inflazione continua a scendere e nella maggior parte delle regioni si avvicina all’obiettivo auspicato dalla banca centrale. Di conseguenza, le banche centrali hanno avviato il ciclo di riduzione dei tassi.
Ultimamente l’economia statunitense ha avuto un andamento piuttosto positivo, mentre lo sviluppo economico nell’eurozona resta debole. Le decisioni delle banche centrali dipenderanno dai dati congiunturali e si prevedono ulteriori riduzioni graduali dei tassi. Questo calo graduale dei tassi guida sosterrà lo sviluppo economico nel prossimo futuro.
Negli Stati Uniti, la debolezza dei dati del mercato del lavoro in autunno ha accresciuto i timori di una recessione, che però si sono rapidamente volatilizzati, perché l’economia statunitense e soprattutto i consumi privati si sono dimostrati ancora una volta robusti. Secondo la Fed, la banca centrale statunitense, un certo indebolimento del mercato del lavoro è senz’altro auspicabile, affinché la pressione sui prezzi si allenti ulteriormente e l’inflazione torni al valore target del 2%.
Lo sviluppo economico nell’eurozona resta debole. In considerazione dell’indebolimento delle dinamiche di crescita, finora il mercato del lavoro si è dimostrato robusto. La disoccupazione è ai minimi storici. Allo stesso tempo è aumentata la crescita dei salari. La Banca centrale europea (BCE) dovrebbe abbassare ulteriormente il tasso guida.
Ultimamente la dinamica di crescita in Svizzera ha sorpreso positivamente. Anche se importanti indicatori anticipatori, come il barometro congiunturale KOF o gli indici dei responsabili degli acquisti, segnalano una crescita modesta nei prossimi mesi, prevediamo un solido andamento dell’economia.
Dopo un rallentamento della crescita nel secondo trimestre, l’attività economica cinese sembra essersi stabilizzata in estate. La ripresa dei consumi e dei servizi ha ampiamente compensato il rallentamento degli investimenti e della produzione industriale. Le attività nel settore immobiliare restano tuttavia deboli. ■