■ Politica di investimento
Focus sulla diversif icazione.
Autore: Daniel Lüchinger, Chief Investment Officer
L’inflazione persistente e il solido sviluppo economico negli Stati Uniti hanno apportato una novità: diversamente dal solito, non è stata la banca centrale statunitense a muovere i primi passi nella politica monetaria, bensì la Banca nazionale svizzera. Anche il 2025 sarà contrassegnato dalle differenze regionali, oltre che da «America first».
Sostenuti dalla robusta economia statunitense e dai tagli dei tassi d’interesse da parte delle banche centrali, nel 2024 molti mercati azionari hanno avuto un andamento positivo. Alcuni indici azionari hanno addirittura toccato nuovi massimi. La situazione dei mercati azionari americani è chiara: dall’elezione di Donald Trump, la forza relativa degli USA si è nuovamente accentuata.
Sullo sfondo di una crescita economica vigorosa e di un ulteriore calo dei tassi di interesse, prevediamo che il 2025 sarà un altro anno positivo per le borse. Tuttavia, le incertezze sono aumentate. Per esempio, le aspettative di crescita degli utili societari sono ambiziose. Ci si attende molto soprattutto dalle «big tech» statunitensi, che hanno beneficiato in modo significativo del persistente boom dell’intelligenza artificiale, con conseguenti ripercussioni sulle valutazioni. Non è chiaro se le imprese riusciranno a soddisfare le elevate aspettative di crescita degli utili anche quest’anno.
Dal punto di vista degli investimenti, nel 2025 il focus dovrebbe essere sempre più su una maggiore diversificazione, al di là delle più grandi società mondiali, che hanno già valutazioni ragguardevoli. Si dischiudono opportunità in altri segmenti. Prevediamo che anche le società a piccola capitalizzazione approfitteranno maggiormente della ripresa economica e dell’ulteriore sviluppo dell’intelligenza artificiale. L’oro resta interessante, soprattutto dal punto di vista del rischio. ■
Stima della BCG in sintesi
